Conoscere a fondo l’autolesionismo e le cause che si trovano alla sua base è un buon modo per affrontare al meglio il problema.

Quando si parla di autolesionismo si intende quel processo che spinge a mettere in atto degli atteggiamenti contro se stessi. La parola autolesionismo ha significato di prodursi del male intenzionalmente andando contro i propri interessi. Un problema che può rivelarsi grave e che pertanto è importante saper riconoscere e gestire. Ecco, quindi, quali sono le cause dell’autolesionismo e come comportarsi.

Come riconoscere l’autolesionismo

Prima di tutto è importante sapere che esistono almeno due forme di autolesionismo. La prima (più riconoscibile) è quella fisica. Segue poi l’autolesionismo psicologico che, per ovvi motivi, è più difficile da identificare.

autolesionismo
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In ogni caso, il risultato è quello di farsi del male deliberatamente sia con gesti che possono portare a tagli e ferite che in modo più sottile e, quindi, di tipo psicologico. Per il primo, tra i comportamenti più comuni ci sono quello di graffiarsi, mordersi, bruciarsi, tagliarsi e farsi del male in altri modi che possono andare da lievi a più gravi.

In caso di autolesionismo psicologico, invece, la tendenza è quella di scegliere sempre strade tortuose per ottenere ciò che si desidera, di rinunciare all’amore, etc…

Le cause dell’autolesionismo

Le cause che portano una persona a compiere atti di autolesionismo possono essere tante e riguardano sempre la volontà di trasformare il dolore psicologico in dolore fisico, ritenuto come più sopportabile. In alcuni casi l’autolesionismo è anche messo in atto come meccanismo di autopunizione, specialmente nei soggetti altamente autocritici e vulnerabili.

Altre cause possono poi trovarsi in alcuni disturbi psicologici come: depressione, ansia, disturbi alimentari o disturbo borderline di personalità. Anche la mancanza di autostima o l’assunzione di sostanze stupefacenti possono portare il soggetto a infliggersi del male.

Infine, l’autolesionismo può anche derivare da abusi, problemi famigliari e episodi di bullismo. Ovviamente queste elencate sono solo alcune delle possibile cause. Questo è un problema grave e complesso che può e che deve essere compreso in profondità.

Come curare l’autolesionismo

Una volta riconosciuto un problema di autolesionismo, è importante agire in merito al fine di curare il problema. Ovviamente, la prima cosa da fare è quella di risalire alle cause che possono andare da problemi mentali, da bisogno di attenzione o dal bisogno inconscio di dimenticare dei traumi subiti.

In genere, la prima cosa da fare è quella di rivolgersi ad un medico che dopo aver indagato per comprendere cause e gravita del problema, studierà la terapia adatta. Questa sarà sempre di tipo psicologico, con l’aiuto di un professionista che accompagnerà la persona in un percorso di terapia. Inoltre, nelle forme più importanti, potrà essere affiancata ad alcuni farmaci utili per inibire il bisogno di farsi del male.

In casi estremamente gravi, il medico può richiedere anche un ricovero in ospedale. Utile per evitare che il problema degeneri in atti volti al suicidio. Qualora si sospetti di soffrire di questo problema o lo si riconosca in altri è quindi molto importante prestarvi attenzione e cercare subito aiuto. Solo così si potrà sperare di risolverlo.

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ultimo aggiornamento: 02-01-2023


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